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Radice e desinenza dei verbi

Il verbo è composto di una parte invariabile che si chiama radice (cant-) e di una parte variabile che si chiama desinenza (-o, -i ecc.). Esempio fatto della parola canto.

La radice contiene il significato fondamentale della parola; la desinenza le informazioni sul genere, il numero, la persona, il tempo e il modo. Per esempio, nelle frasi


Mario è arrivato tardi. // Maria è arrivata tardi.


il genere maschile è indicato nella desinenza -o e il femminile nella desinenza -a dei participi passati arrivato e arrivata.
Il numero e la persona dei verbi canto, canti, canta ecc. sono indicati dalle desinenze -o, -i, -a ecc.

Le persone del verbo sono sei e, precisamente, tre singolari e tre plurali:
1° persona singolare (io) canto
2° persona singolare (tu) canti
3° persona singolare (egli) canta
1° persona plurale (noi) cantiamo
2° persona plurale (voi) cantate
3° persona plurale (essi) cantano

Il verbo si accorda con il suo soggetto. Spesso il soggetto è sottinteso ma basta la desinenza a indicarci di quale persona si tratta:
Oggi partiamo (sottinteso: noi).
Rispondete (sottinteso: voi).
Sono giunti (sottinteso: essi).



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