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Figure retoriche: Ed è Subito Sera, Quasimodo

Quale figura retorica di suono è contenuta nell'espressione subito sera? Quali figure retoriche sono cuor della terra e trafitto da un raggio di sole?
Sera

Al poeta Salvatore Quasimodo sono bastati appena tre versi per descrivere la condizione di solitudine dell'essere umano, i momenti alti e bassi che avrà durante la sua esistenza e la brevità della vita. Ed è subito sera è per certi aspetti una poesia triste dato che la maggior parte delle decisioni più importanti le prendiamo da soli, viviamo sapendo già che un giorno moriremo e questi giorni avanzano senza mai rallentare di ritmo, anzi, in genere siamo noi che rallentiamo con l'avanzare dell'età e il tempo ci sembrerà scorrere ancora più velocemente. Tuttavia, questa poesia non va vista in chiave negativa bensì come un suggerimento a viverla a fondo proprio perché è un dono prezioso e il tempo per godercela è oggi, non bisogna rimandare sempre tutto al futuro, consci del fatto che non siamo al centro del mondo (ci illudiamo che tutto ruota intorno a noi e che dobbiamo portare il peso del mondo sulle spalle), bensì siamo come delle formichine nell'universo.





Tutte le figure retoriche

Ed è subito sera è una poesia ermetica che utilizza parole ricercate e dal profondo significato simbolico, pertanto essendo una poesia non solo breve ma anche molto "chiusa", per interpretare la poesia diventa necessario anche conoscere quali sono le figure retoriche contenute in essa, come la metafora e l'analogia. Per approfondire la spiegazione della poesia andate a vedere la sezione Ed è subito sera - Quasimodo.



Metafora

Nel primo verso è presente una metafora perché la terra non ha un cuore e anche se l'avesse non possiamo stare su di esso. L'espressione utilizzata da Quasimodo ha senso solo metaforicamente, infatti sta a significare che ognuno crede di essere al centro del mondo.
"sul cuor della terra"



Allitterazione

L'allitterazione è l'unica figura retorica di suono contenuta nella poesia.

Allitterazione della L
soLo suL (v.1)

Allitterazione della S
Sta Solo Sul (v.1)
Subito Sera (v.3)



Analogia

Nel verso 2 è presente sia una metafora sia un'analogia, è una metafora perché il sole non trafigge ognuno di noi, semmai ci illumina con la sua luce. Il poeta però usa il verbo "trafiggere" anziché "illuminare" perché per analogia la luce rappresenta la vita stessa e le gioie della vita, ma allo stesso tempo il sole ci causa una ferita perché la vita è una sofferenza.
trafitto da un raggio di sole

La sera di cui si parla nel verso 3, l'ultimo verso della poesia, allude alla sera della esistenza umana, cioè alla morte.
sera



Assonanza

Le due parole rispettivamente nel primo e nell'ultimo verso sono costituite dalle stesse vocali, invece sono diverse solamente le consonanti, quindi è presente un'assonanza.
terra (v.1)
sera (v.3)



Paronomasia

Nei primi due versi sono contenute due parole molto simili nel suono ma diversi nel significato. Il termine "solo" fa riferimento alla solitudine dell'uomo nel mondo, invece il termine "sole" fa riferimento alla stella madre del sistema solare.
solo (v.1)
sole (v.2)



Sinestesia

La figura retorica della sinestesia riguarda le parole legate fra loro ma che appartengono a sfere sensoriali differenti. Nel caso in questione il verbo "trafitto" appartiene alla sfera sensoriale del tatto, mentre "il raggio di sole" appartiene alla sfera sensoriale della vista.
trafitto da un raggio di sole



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