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Giosue Carducci: Nevicata


Testo: Nevicata

Lenta fiocca la neve pe ‘l cielo cinereo: gridi,
suoni di vita più non salgono da la città.


Parafrasi: Nevicata
La neve cade lentamente attraverso il cielo grigio: Bologna non è più animata dalle quotidiana grida dei pedoni o dei negozianti ed appare silenziosa in conseguenza dello svanire dei suoni tipici della città.


Analisi del testo: Nevicata
E' la penultima poesia di Odi barbare: è un'elegia scritta in concomitanza con l'aggravarsi della malattia dell'amata Lidia, che morì il 25 febbraio 1881. 

Commento: Nevicata
Il poeta si trova nella sua casa di Bologna, dedito agli studi consueti. Fuori nevica: un fioccare continuo e lento, che scende da un cielo color cenere. 

Figure retoriche: Nevicata
Carducci per comunicare meglio le immagini e le sensazioni che esse suscitano utilizza diverse figure retoriche.



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