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Parafrasi: Funere Mersit Acerbo

di Giosue Carducci
Parafrasi:

O tu - dice il poeta, rivolgendosi al fratello Dante - che riposi là sulla fiorita collina toscana di S. Maria a Monte, e accanto a te sta sepolto nostro padre, non hai poco fa udito tra l'erbe del sepolcro una soave voce di pianto?

È il mio fanciulletto, che batte alla tua solitaria porta: egli che nel nome glorioso e venerato rinnovava la tua ideale presenza sulla terra, anch'egli fugge la vita, o fratello, che a te fu così tormentosa.

Ma, ahimè!, a lui la vita non era affatto amara: giocava tra le aiole variopinte di fiori, e mentre era allietato da fantasie graziose, la morte lo avvolse e lo spinse alle vostre rive fredde e solitarie.

Oh, accoglilo tu giú, nelle buie dimore dell'oltretomba, perché egli non vuole entrare e volge il capo al dolce sole ed a chiamar la madre.



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