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Parafrasi: Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, Pavese

di Cesare Pavese
Parafrasi:

La morte è nostra fedele compagna, non s'addormenta mai, non ascolta, é assidua come un vecchio rimorso, mai dimenticato, come l' idea del suicidio. Gli occhi della donna amata saranno un inutile e vano invito a vivere, un grido inespresso. E la donna amata si rende conto di ciò quando, tutte le mattine, guardandosi allo specchio capisce di essere inerme.
Solamente il giorno della morte sapremo che la speranza può essere vita o nulla.
La morte è destino comune a tutti gli uomini e per ognuno ha un personale sguardo. Sarà come perdere il vizio di vivere, rivedere chi ci ha già lasciati, sentire le loro voci.
Ci immergeremo nella morte senza una parola.

Parafrasi per parola
I TUOI OCCHI: si rivolge all’attrice Connie Dowling, il suo ultimo, appassionato amore.
CI ACCOMPAGNA… ASSURDO: la morte è instancabile, inesorabile (sorda) invincibile.
I TUOI OCCHI…SILENZIO: in molti modi quegli occhi potranno essere portatori di morte: non raccogliendo una parola d’amore, non esprimendo un grido di gioia, non ricambiando un’intesa.
O CARA SPERANZA…NULLA: la donna è invocata come la fonte di ogni speranza, ma soltanto nella morte il poeta si persuaderà con certezza che la donna è allo stesso tempo amore e ragione di vita, disperazione e ragione di morte.
SARA’ COME…CHIUSO: la riflessione non è più soltanto personale: il poeta dà una interpretazione generale della morte: sarà come cessare le abitudini più consuete e ritrovare immagini passate.



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