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Riassunto: Tancredi e Ghismunda

Riassunto:
Tancredi, principe di Salerno, è un signore di indole benigna; ha una figlia, di nome Ghismunda, di bell'aspetto, forte e saggia. Un giorno questa si innamora di uno scudiero del padre, chiamato Guiscardo, uomo umile, ma nobile per virtù; il giovane ne è lusingato e allo stesso modo si innamora di lei. In tal modo la ragazza cerca di manifestare il suo amore in modo malizioso e il giorno dopo gli scrive una lettera con la quale gli suggerisce di andare in una grotta, da molto tempo disabitata, dove possono incontrarsi senza essere visti da Tancredi.
I due continuano a vedersi nella grotto di giorno in giorno finchè la fortuna si mostra contraria; infatti un giorno Tancredi scopre la verità ma all’inizio decide di tacere. La volta seguente manda due servi ad arrestare Guiscardo, il quale viene portato al suo cospetto dove Tancredi lo svergogna. In quel momento Ghismunda piange la cattura dell’amante ma con grande coraggio svela al padre il suo amore per Guiscardo e lo difende con forte decisione. Ma Tancredi, nonostante riconosca la grandezza d’animo della figlia, non le crede e ordina ai servi di giustiziare Guiscardo e di portargli il suo cuore. Il giorno seguente Tancredi mette il cuore di Guiscardo in una coppa d’oro e lo pone alla figlia. La giovane, si dispera e giura che raggiungerà Guiscardo per riunire le loro anime, poi riempie la coppa del siero velenoso di alcune piante e si avvelena. Tancredi, con le lacrime agli occhi, decide di seppellire i due amanti nello stesso sepolcro.


Personaggi

GHISMUNDA è presentata come una donna caratterialmente molto forte, astuta, coraggiosa, magnanima e dignitosa. È il personaggio protagonista attivo che compie le decisioni importanti con fermezza e moralità, come quella di scegliere di amare Guiscardo, seppur valletto, secondo il padre disdicevole per la sua condizione di nobiltà. È lei che, progettando il piano segreto, gli scrive una lettera per potersi incontrare nella grotta e che, per amore, decide di suicidarsi e di affrontare con coraggio e fermezza la morte; quindi è una donna che affronta la fortuna.

TANCREDI è descritto come un personaggio tortuoso e incoerente, ma soprattutto è debole, privo di dignità, che cerca di spezzare l’amore della prova figlia ricorrendo addirittura alla condanna dell’amante; rappresenta l’antagonista.

GUISCARDO è un nobile servo dotato di buone qualità e nobiltà che attirano Ghismunda; è un personaggio che non smette mai di pensare alla propria amante neanche nei momenti più tragici e fa di tutto per incontrare Ghismunda nonostante il rischio che lo sappia Tancredi.


Sequenze

1) Ghismunda incontra Guiscardo e si innamora di lui
2) Guiscardo e Ghismunda si incontrano di giorno in giorno in una grotta
3) Tancredi scopre la verità e fa arrestare Guiscardo
4) Ghismunda non si difende e rivela il suo amore il suo amore per Guiscardo al padre
5) Tancredi ordina di giustiziare Guiscardo e di portargli il cuore
6) Ghismunda addolorata si uccide per amore
7) Tancredi decide di seppellire gli amanti nello stesso sepolcro


Tempo della Storia e del Racconto

Non abbiamo una datazione precisa di quando avvengono i fatti, ma molto probabilmente tutto ciò deve essere avvenuto all’inizi dell’anno Mille; i fatti sono accaduti in più di un giorno ma non sappiamo precisamente quanti. In quest’opera abbiamo un conflitto tra mondi diversi; Tancredi ha un punto di vista di quello degli antichi aristocratici, invece Ghismunda rappresenta l’avvio verso una nuova cultura. I fatti sono segnalati da indicatori temporali, infatti abbiamo la presenza della frase “Il giorno dopo”. Per quanto riguarda il tempo del racconto le vicende vengono raccontate in 8 pagine che descrivono l’amore di Ghismunda per Guiscardo, i loro incontri; una buona parte delle righe parla dello svelamento dell’amore per Guiscardo; riassunto in poche righe è, invece, il dolore di Ghismunda per la morte di Guiscardo.


Spazio 

Gli spazi in cui vengono narrate le vicende non hanno una descrizione precisa, per esempio Salerno, dove vive Tancredi, oppure della stanza di Ghismunda e del sepolcro dove i due amanti vengono seppelliti; abbiamo però una piccola descrizione della grotta dove Ghismunda e Guiscardo si incontrano.


Tematica amorosa

In quest’opera si parla di un amore contrastato, infatti Tancredi cerca di porre fine all’amore della figlia con Guiscardo, ma si può parlare anche di un amore tragico, perché la morte di Guiscardo spinge Ghismunda ad uccidersi; inoltre il suicidio di Ghismunda rimanda ad atmosfere tipiche del romanzo cortese, cioè che l’amore viene visto come fonte di elevazione e ingentilimento, come anche il momento in cui ella beve il veleno nella coppa; il suo è un amore intellettuale, platonico. Per effetto di questa supremazia della donna l’uomo svolge un ruolo subordinato alla donna amata, infatti a Guiscardo spetta solo il compito di presentarsi agli appuntamenti.


Commento 

Il narratore, che in quest’opera è esterno, racconta la vicenda di un amore spezzato addirittura dal padre, fa provare quindi emozioni negative; sicuramente noi penseremo che l’amore è un dono bellissimo perché ci fa vivere insieme alla persona che si ama e non siamo obbligati ad amare l’uomo che non si ama, ma nell’opera notiamo che non si è liberi di scegliere il proprio amore e perciò si è costretti a farlo segretamente e sfidando la fortuna. Io ho trovato l’opera emozionante perché ci insegna come ci si deve comportare quando devi amare qualcuno di nascosto e come ci si deve comportare quando il padre scopre la verità; l’amore è un’ emozione molto bella e non deve mai essere contrastato perché in questo modo si ferisce la figlia a morte.



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