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Alla Ricerca del Tempo Perduto - Marcel Proust

di Marcel Proust 

Riassunto:

Alla ricerca del tempo perduto (A la recherce du temps perdu) era stata progettata come un'opera in tre volumi, ma la necessità di rendere visibile un itinerario esistenziale molto complesso portò infine a un ciclo di sette parti (equivalenti ciascuna a un romanzo), pubblicate tra 1913 e 1927: Dalla parte di Swann, All'ombra delle fanciulle in fiore, Dalla parte dei Guermantes, Sodoma e Gomorra, La prigioniera, Albertine scomparsa, Il tempo ritrovato.
Il racconto proviene da un unico io narrante (che adombra in certi tratti lo stesso autore); egli racconta la storia della propria vita, a partire dall'infanzia e fino al momento dello scoppio della guerra nel 1914. E' lui il filo conduttore delle molteplici vicende narrate, di cui cerca di ricostruire l'essenza e il significato, ripensando a se stesso nel passato, giudicandosi e talora mutando opinione.
Sono oltre duecentocinquanta gli altri personaggi della Ricerca: nell'assieme aristocratica ma povera di valori morali e che riduce tutto a menzogna; solo l'infanzia, a parere dell'autore, conserva la sua innocenza e verità.
Il simbolo dell'infimo male sono Sodoma e Gomorra, le due città bibliche distrutte da Dio.
Nell'insieme, la Ricerca configura un itinerario verso la consapevolezza e la conoscenza, una risalita dalla dimensione puramente materialistica della realtà. Bisogna però passare attraverso il fondamentale recupero del tempo, come Proust afferma in una frase famosa: Un istante liberato dall'ordine del tempo ha ricreato in noi, per sentirlo, l'uomo affiancato dall'ordine del tempo. Si produrrà così nel finale un individuo per il quale è comprensibile che la parola morte non abbia più senso; situato fuori dal tempo, cosa mai potrebbe temere dal futuro?. Il tempo ritrovato, settima e ultima parte della Ricerca, costituisce così il traguardo di un percorso, esistenziale e di scrittura insieme.

Analisi del testo - Struttura Recherche proustiana

Il ciclo romanzesco Alla ricerca del tempo perduto è suddiviso in 7 volumi: in essi Marcel, figura chiaramente autobiografica, rievoca in prima persona la propria vita.

1° Dalla parte di Swann: Racconta l'infanzia e la fanciullezza trascorsa negli anni 1883-92 a Combray, dove la zia Léonie aveva una villa. Ricorda l'incontro con due mondi confinanti e sconosciuti, quello dei Guermantes (una famiglia aristocratica che tiene molto alle convenzioni sociali e si ricorda dell'isolamento tipico della grande nobiltà) e quello di Swann (un intellettuale ebreo che ha fatto scandalo sposando una donna discussa e frivola, Odette de Crécy). Viene revocata questa tormentata vicenda amorosa, avvenuta negli anni 1877-78.

2° All'ombra delle fanciulle in fiore: Racconta l'educazione sentimentale di Marcel, avvenuta a Parigi a partire dal 1893-95: egli passa dall'amore fanciullesco e capriccioso per Gilberte, la figlia di Swann, all'esperienza più sofferta del rapporto con Albertine (una delle tre fanciulle in fiore), conosciuta nell'estate 1897 a Balbec, sulle spiagge della Normandia, durante un soggiorno con la nonna. Grazie alla conoscenza del barone di Charlus e all'amicizia con suo nipote Saint-Loup, imparentati con i Guermantes, Marcel può affacciarsi a quel modo aristocratico, per lui fino ad allora inaccessibile.

3° Dalla parte dei Guermantes: Siamo a Parigi, nel 1897-99. La conoscenza dell'aristocratica famiglia si fa più approfondita e Marcel può gustare la vita nobiliare, fatta di essenzialità (da parte della duchessa Oriana, di cui il protagonista s'innamora) ma anche di disgregazione morale (quella del barone di Charlus).

4° Sodoma e Gomorra: Si apre con la passione di Charlus per il giovane violinista Morel, che si rivelerà però deludente. Marcel ritorna sulle spiagge di Balbec, dove soffre per la morte della nonna, avvenuta precedentemente, ma qui rievocata a partire dai luoghi, secondo le associazioni della memoria. Si riaccende intanto (siamo nel 1900) l'amore per Albertine, sospettata di amori saffici e amata da Marcel proprio per la sua fragilità.

5° La prigioniera: La scena narrativa ritorna a Parigi; siamo tra il 1900 e l'inizio del 1902. Marcel porta Albertine a Parigi e la ospita come fidanzata in casa propria, tenendola in realtà prigioniera per la gelosia. Questo è però l'unico sentimento capace di conservare vivo il suo amore. Albertine, esasperata, fugge.

6° Albertine scomparsa: Racconta la disperazione di Marcel, che viene sconvolto dalla notizia della morte di Albertine, avvenuta per un incidente. La gelosia retrospettiva lo tormenta e per un certo periodo tiene ancora viva la sua passione. A Venezia (siamo nella primavera del 1902) Marcel s'innamora di una donna che scoprirà essere Gilberte, figlia di Swann. Gilberte però sposa Saint-Loup, il nipote dei Guermantes: i due mondi, un tempo inavvicinabili, in tal modo si congiungono. Marcel soggiorna a Tansonville, nella casa di Gilberte, intorno al 1903, e qui rievoca episodi dell'infanzia.

7° Il tempo ritrovato: Salto temporale di molti anni. Marcel trascorre gli anni della Prima guerra mondiale in una casa di cura. Intorno al 1914-16 egli ritorna a Parigi e incontra di nuovo tutti i suoi conoscenti, che trova irrimediabilmente mutati dal tempo. Decide così di dedicarsi alla stesura di un grande romanzo per ritrovare finalmente tutti loro e anche se stesso, conservando ricordi che altrimenti sarebbero per sempre perduti. L'epilogo ambienta nel 1925, a un ricevimento della principessa di Guermantes.



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