La molteplicità dei rapporti posti in essere dalla persona fisica sono in relazione alla sede, cioè il luogo dove svolge la sua attività o il luogo della residenza. Il nostro ordinamento giuridico per la persona fisica prevede 3 sedi, rispettivamente: residenza, domicilio e dimora.
Il domicilio è il luogo in cui la persona ha posto il centro dei propri affari o propri interessi (esempio: un ingegnere ha il domicilio nel suo studio). Può essere volontario, cioè quando viene scelto liberamente dall'individuo o legale quando viene stabilito dalla legge per esempio il domicilio degli incapaci assoluti coincide con quello del loro rappresentante legale, infatti il minore a il domicilio nel luogo di residenza della famiglia o dove ha il domicilio il genitore con il quale convive o l'interdetto ha lo stesso domicilio del tutore.
In tutti questi casi parliamo di domicilio generale. Il domicilio speciale viene scelto in determinati atti specifici, è detto domicilio elettivo per esempio lo studio di un notaio per stipulare un contratto di compravendita.
Il domicilio non necessita la presenza della persona in quanto un soggetto può avere la residenza in Brasile e il domicilio in Italia. Di solito domicilio e dimora coincidono.
La residenza è il luogo dove la persona dimora abitualmente, è caratterizzata dalla permanenza stabile in un dato luogo con la volontà di fissarvi la propria abitazione.
La dimora è il luogo dove la persona soggiorna temporaneamente, a condizione che abbia una certa durata per esempio l'albergo dove di soggiorna per un periodo di villeggiatura.
Qualora domicilio e residenza risultano sconosciuti si tiene conto della dimora.
Il domicilio è importante per stabilire degli organi giurisdizionali, per individuare il luogo dove devono essere notificati gli atti giudiziari, si dichiara la scomparsa assenza o morte presunta della persona. Si apre la notificazione degli atti giudiziari: tutela, successione in caso di morte, si stabilisce anche la dichiarazione di fallimento commerciale in quanto è il tribunale del luogo a dichiararla.
La residenza è importante per le pubblicazioni matrimoniali e per stabilite l'adozione.
Il domicilio è il luogo in cui la persona ha posto il centro dei propri affari o propri interessi (esempio: un ingegnere ha il domicilio nel suo studio). Può essere volontario, cioè quando viene scelto liberamente dall'individuo o legale quando viene stabilito dalla legge per esempio il domicilio degli incapaci assoluti coincide con quello del loro rappresentante legale, infatti il minore a il domicilio nel luogo di residenza della famiglia o dove ha il domicilio il genitore con il quale convive o l'interdetto ha lo stesso domicilio del tutore.
In tutti questi casi parliamo di domicilio generale. Il domicilio speciale viene scelto in determinati atti specifici, è detto domicilio elettivo per esempio lo studio di un notaio per stipulare un contratto di compravendita.
Il domicilio non necessita la presenza della persona in quanto un soggetto può avere la residenza in Brasile e il domicilio in Italia. Di solito domicilio e dimora coincidono.
La residenza è il luogo dove la persona dimora abitualmente, è caratterizzata dalla permanenza stabile in un dato luogo con la volontà di fissarvi la propria abitazione.
La dimora è il luogo dove la persona soggiorna temporaneamente, a condizione che abbia una certa durata per esempio l'albergo dove di soggiorna per un periodo di villeggiatura.
Qualora domicilio e residenza risultano sconosciuti si tiene conto della dimora.
Il domicilio è importante per stabilire degli organi giurisdizionali, per individuare il luogo dove devono essere notificati gli atti giudiziari, si dichiara la scomparsa assenza o morte presunta della persona. Si apre la notificazione degli atti giudiziari: tutela, successione in caso di morte, si stabilisce anche la dichiarazione di fallimento commerciale in quanto è il tribunale del luogo a dichiararla.
La residenza è importante per le pubblicazioni matrimoniali e per stabilite l'adozione.
