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Vizi della Volontà

Può accadere che in un negozio giuridico la dichiarazione di un soggetto corrisponde realmente alla sua volontà, ma questa non si è formata liberamente, ma è stata influenzata da elementi perturbatori o estranei. In tutti questi casi la legge considera il negozio giuridico annullabile, e l'annullabilità può essere chiesta quando tali vizi della volontà presentano delle caratteristiche.
I vizi della volontà codificati dal diritto sono: errore, dolo e violenza morale.

Errore

Per distinguerlo da quello ostativo, prende il nome di errore vizio o errore votivo. Si ha quando il soggetto per falsa conoscenza o ignoranza della realtà dichiara una cosa diversa che lo induce a volere un negozio giuridico. Può essere errore di fatto e di diritto.

Errore di fatto: che si manifesta nella falsa conoscenza di un avvenimento o dalla realtà per esempio una persona che acquista un anello di metallo vile credendolo oro o un'imitazione di un quadro ritenendo che si tratti di un dipinto di valore. Quindi in questo caso la volontà coincide col volere interno ma si è formata per effetto di una falsa conoscenza della realtà, quindi la volontà è viziata.
- Errore di diritto: si ha nel caso di ignoranza o inesatta interpretazione di una norma giuridica. Per esempio se acquisto un quadro di valore per rivenderlo all'estero ignorando che la normativa italiana sulla tutela del patrimonio artistico ne vieta l'esportazione.

Affinché l'errore possa essere considerato un elemento valido ai fini dell'annullamento del negozio giuridico che sia essenziale e riconoscibile.

- Essenziale: perché in mancanza di esso il negozio giuridico non sarebbe stato voluto dal soggetto.
- Riconoscibile: perché l'altra parte usando la normale diligenza avrebbe potuto rilevarlo.
Per esempio se una persona che intende acquistare un taglio di stoffa per cucire un vestito se ne chiede una quantità sproporzionata, zoom, è chiaro che l'errore risulta riconoscibile, quindi è un elemento valido per chiedere l'annullamento mentre se il soggetto si comporta in modo tale da non poter rilevare l'errore e avvio che non potrà far ricadere sul negoziante le conseguenze che ne derivano dall'errore, in questa ipotesi non si può chiedere l'annullamento.
- Errore di calcolo: esso può essere rimediato mediante rettifica, almeno che concretandosi nella quantità non sia determinante nel consenso, si chiede l'annullamento.

Dolo

Si ha quando un soggetto a causa di raggiri viene tratto in errore e lo si induce a volere un negozio giuridico, l'errore è provocato da un comportamento doloso da parte di altri. Il dolo può essere:
- determinante perché senza di esso il negozio giuridico non sarebbe stato voluto dal soggetto.
- incidente si ha nel caso in cui il negozio giuridico sarebbe stato concluso ugualmente,ma a condizioni diverse ad esempio se non mi avesse fatto credere che quel quadro era di un grande pittore l'avrei acquistato ad un prezzo minore.

Solo se il dolo è determinante può essere chiesto l'annullamento mentre se è incidente la legge pone una responsabilità che consiste nel risarcimento dei danni a carico di chi ha ingannato, però il negozio giuridico resta valido. Quindi parliamo di dolus malus, cioè di vizi della volontà che portano all'annullamento o al risarcimento, e dolus bonus che si trova in tutte le attività commerciali dove il negoziante adotta tutti quegli espedienti pubblicitari tollerati nelle attività commerciali, perché la persona di media avvedutezza sa di doverle considerare con cautela. per esempio i commerciati vantano la propria merce per vendere di più.

Violenza morale: (da non confondere con la violenza fisica). E' una minaccia di un male ingiusto e notevole da fare impressione sopra una persona sensata inducendola mediante il timore a volere il negozio giuridico. A differenza della violenza fisica, che comporta un'assoluta mancanza di volontà, nella violenza morale il soggetto è consapevole e per evitare la minaccia stipula il negozio giuridico.
Per essere rilevante, la minaccia, secondo quanto dice il legislatore ha delle caratteristiche:
- ingiusta, quando riguarda il conseguimento di fini illeciti, infatti non può essere considerato ingiusto il comportamento del creditore ne il caso in cui alla scadenza il debitore non paga gli comunica che agirà in giudizio per chiedere l'espropriazione dei suoi beni, questo è un diritto.
- notevole quanto riguarda o la persona che subisce la minaccia, o i suoi beni o un suoi stretto congiunto, mentre se verrà minacciato un amico sarà il giudica a valutare il singolo caso.
- tale da fare impressione sopra una persona sensata (mettere paura), in questo caso è naturale che deve essere considerato il soggetto che subisce la minaccia, perché se essa è subita da un bambino o una persona anziana avranno una reazione diversa rispetto ad un uomo di media età in condizioni normali, quindi è necessario valutare le condizioni fisiche e psichiche, sesso, età.

Il negozio giuridico in seguito ad una minaccia è annullabile, mentre se si tratta del caso di timore reverenziale, cioè un soggetto stipula un contratto rispetto ad un superiore, non se ne può chiedere l'annullamento.



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