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Discorso Diretto e Discorso Indiretto

Un discorso può essere riferito in diversi modi:
  • Direttamente = Non so nulla.
  • Indirettamente, in dipendenza di dire, dichiarare, rispondere ecc. = Ha ripetuto che non sapeva nulla.
Il primo esempio (Non so nulla) è un discorso diretto, perché riporta direttamente, cioè come sono state dette, le parole di Giulio.

Il secondo esempio (che non sapeva nulla) è invece un discorso indiretto, perché le parole sono riferite indirettamente, cioè per mezzo di una proposizione dipendente dal verbo dire.
Oltre che da dire, il discorso indiretto può dipendere da verbi simili, come dichiarare, pensare, rispondere, replicare ecc.

Nel discorso indiretto:
  1. Scompaiono i due punti, le virgolette o le lineette.
  2. Ricorre frequentemente la congiunzione che (che doveva partire, che on occorreva) in dipendenza da dire e rispondere.
  3. I pronomi di prima e seconda persona diventano di terza, ad esempio io devo diventa egli doveva.
  4. Questo diventa quello: questo anello = quell'anello.
  5. I tempi e i modi variano solitamente al passato.
  6. Le proposizioni implicite restano invariate: vedendo resta vedendo. Per gli altri modi e tempi valgono le regole della correlazione verbale.

Un discorso rivissuto
Un tipo particolare di discorso indiretto è il cosiddetto discorso indiretto libero o discorso rivissuto. In esso vengono eliminati sia i verbi introduttivi (dire, rispondere, aggiungere ecc.) sia la congiunzione che. In questo tipo di discorso non è più lo scrittore che racconta ma il personaggio che rivive la situazione.

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